Per delineare il perimetro dell’osservazione, sono state considerate diverse fonti dati e, successivamente, applicati una serie di criteri di inclusione e/o esclusione. La ricerca è partita da un’analisi della letteratura italiana e internazionale in materia di Osservatori della Cultura. Lo studio è stato poi affiancato da documenti di indirizzo sviluppati a livello nazionale (Legge Regionale 17/2019, Programma triennale cultura – 2022/2023/2024), per avere una visione omnicomprensiva dell’oggetto della ricerca.
Per quanto riguarda le basi di dati rilevanti per il dominio Istituti Culturali sono state considerate:
- ISTAT per quanto riguarda le indagini inerenti a musei e istituti similari e alle biblioteche;
- Catalogo dell’Istituto Regionale delle Ville Venete, i cui dati sono stati triangolati con quelli presenti sul Piano Territoriale Regionale di coordinamento;
- Il Sistema Informativo Archivistico Regionale per la mappatura dei soggetti detentori di archivi che ne curano la fruizione pubblica.
Il perimetro di ricerca è stato delineati secondo i seguenti criteri:
- Biblioteche: esclusione delle biblioteche scolastiche e universitarie, in linea con il censimento ISTAT;
- Archivi: inclusi solo i conservatori. Per coerenza con la rappresentazione del comparto delle biblioteche, sono stati esclusi gli archivi di enti d’istruzione;
- Ville: accessibilità, ovvero apertura del complesso secondo quanto indicato da IRVV e dall’elenco presente nel Piano Territoriale Regionale di Coordinamento.
- L’osservazione copre il quadriennio 2019-2022 e i dati quantitativi sono stati arricchiti da confronti qualitativi con gli operatori del settore.