L’analisi sulle dinamiche occupazionali restituiscono una lettura dei dati pubblicati dall’Osservatorio INPS sui lavoratori dello spettacolo e dello sport
Un riferimento fondamentale per l’analisi dei lavoratori del settore è rappresentato dall’Indagine conoscitiva su lavoro e previdenza nello spettacolo, promossa dalla XI Commissione (Lavoro pubblico e privato) della Camera dei Deputati e condotta nel triennio 2019-2021.
Questa indagine ha messo in luce limiti strutturali persistenti:
- Il multiple job holding: lavoratori che svolgono più occupazioni contemporaneamente – alcune all’interno del settore, altre no
- il fenomeno dei working poors: lavoratori con redditi bassissimi, spesso intermittenti
- il “lavoro sommerso”: artisti, tecnici e operatori che lavorano senza contratto, completamente invisibili alle statistiche ufficiali
La ricerca rileva come il comparto dello spettacolo in Veneto, nel periodo 2017–2023, sia caratterizzato da una predominanza della componente artistica, seguita dai tecnici e addetti ai servizi, e infine dal personale amministrativo.
Nel 2023 risultano attivi:
- 7.030 artisti
- 3.914 tecnici
- 2.549 amministrativi
Dal confronto con operatori e rappresentanti del settore è emersa una fragilità sistemica.
Tra i temi ritenuti prioritari, figura la revisione del sistema formativo per renderlo più flessibile, pratico e integrato con il mondo del lavoro. Nella discussione è stato inoltre riconosciuto un nodo centrale: l’inadeguatezza dei meccanismi amministrativi, contrattuali e previdenziali rispetto alla reale natura del lavoro nello spettacolo, che si basa su cicli intermittenti ma continui di studio, preparazione, mobilità e produzione. L’attuale definizione di “discontinuità” non coglie questa specificità e rischia di escludere proprio chi lavora con maggiore intensità ma senza continuità contrattuale.
In questo contesto, un Osservatorio può svolgere un ruolo strategico, non solo di monitoraggio, ma anche di supporto attivo al cambiamento. Può contribuire a colmare il divario tra formazione e lavoro attraverso analisi continuative dei fabbisogni professionali e delle competenze emergenti, promuovendo un dialogo stabile tra enti formativi, operatori e istituzioni.
L’analisi si basa sulle evidenze estratte dalla banca dati INPS relative al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo, che raccoglie informazioni sui lavoratori con almeno una giornata retribuita nel corso dell’anno.
I dati consentono di ricostruire i principali indicatori occupazionali del comparto:
– numero di lavoratori;
– retribuzione media annua;
– giornate medie lavorate;
– distribuzione per categorie professionali e per area geografica.
Al fine di garantire coerenza con il perimetro oggetto dell’Osservatorio, l’elaborazione qui presente esclude i gruppi professionali non afferenti allo spettacolo dal vivo, in particolare:
– conduttori e animatori;
– lavoratori dello sport;
– lavoratori dello spettacolo viaggiante (inclusi nelle statistiche INPS assieme ad attività come ippodromi, case da gioco e scommesse).
L’estrazione e la rielaborazione dei dati sono state effettuate con l’obiettivo di restituire un quadro attendibile dell’occupazione culturale nel Veneto, nella consapevolezza dei limiti strutturali delle fonti disponibili.
In particolare:
–INPS raccoglie i dati dei rapporti di lavoro per cui risultano effettuati versamenti contributivi ai fini pensionistici;
– non intercettano forme di lavoro non retribuito (stage, tirocini, volontariato);
– non consentono di distinguere i lavoratori di gruppi professionali che operano in modo trasversale in più generi (ad esempio gli attori di prosa, da quelli del cinema e della televisione)