Arti Performative

Mappatura spazi

La mappatura degli spazi e dei luoghi di spettacolo

Il territorio regionale conta 1.374 luoghi di spettacolo che comprendono sedi di diversa natura e destinazione, oltre che spazi all’aperto. Di questi, 673 sono spazi teatrali, pari al 49% del totale. La composizione include sia teatri (29,7%), sia sale polifunzionali e spazi parrocchiali (44,3%).

A livello territoriale, le province di Verona e Vicenza concentrano oltre il 40% degli spazi teatrali regionali. Se si guarda alla densità per abitante, è Rovigo a registrare il valore più alto, con 2,02 spazi ogni 10.000 residenti, seguita da Padova, Treviso e Venezia.

Analisi qualitativa

Nel confronto con gli operatori e le operatrici del settore, è emerso che, a fronte di un patrimonio numericamente rilevante, il sistema si presenta frammentato e disconnesso. Molti spazi risultano chiusi, inutilizzati o non riconosciuti nella loro funzione. Mancano strumenti condivisi per l’accesso e la programmazione. È stata inoltre evidenziata l’urgenza di ristrutturare i “ponti” tra i nodi della filiera, promuovendo una visione sistemica che concepisca il territorio come spazio non solo produttivo, ma che favorisca anche una nuova abitabilità culturale fondata sulla multifunzionalità degli spazi.

Il dialogo ha inoltre messo in luce criticità trasversali:

  • l’assenza di una mappatura funzionale aggiornata in base alla gestione,
  • l’inadeguatezza strutturale di molti edifici, la difficoltà di accesso per i soggetti produttivi,
  • la carenza di risorse e strumenti per la distribuzione.

In risposta a questi nodi, è stata proposta la creazione di una vetrina condivisa, utile a rendere visibili e accessibili gli spazi, favorire la trasparenza dei processi e offrire occasioni di presentazione pubblica delle produzioni.

A partire da questa base informativa e relazionale, l’Osservatorio potrebbe assumere un ruolo strategico, supportando la raccolta dati continua, l’analisi delle modalità di gestione degli spazi, il monitoraggio delle ricadute economiche e occupazionali, e la costruzione di uno spazio stabile di confronto tra i diversi attori della filiera.