La desk analysis riguardante la mappatura degli eventi ha permesso di identificare i principali stakeholder culturali del territorio bellunese. Il target dell’indagine sono state quindi: istituzioni, associazioni e fondazioni culturali.
Col fine di integrare la mappatura e non tralasciare alcuna realtà significativa, sono state consultate ulteriori fonti: l’Albo Regionale delle Pro Loco (ultima consultazione: febbraio 2025) e il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS, ultima consultazione: febbraio 2025).
In totale sono stati contattati via e - mail 216 enti tra istituzioni, associazioni e fondazioni. Il questionario è stato distribuito tramite Google Forms; il tempo medio di compilazione era di circa 8 minuti ed è rimasto online per un mese. Sono pervenute 82 risposte, con un tasso di risposta pari al 37,96%.
Il questionario risulta strutturato in quattro sezioni:
descrizione generale dell’ente;
sezione dedicata agli eventi precedenti alla candidatura olimpica;
sezione sugli eventi previsti o proposti per il periodo olimpico;
sezione finale sull’impatto futuro degli eventi culturali sul territorio.
Il questionario, somministrato a operatori culturali e istituzionali del territorio bellunese e limitrofo, ha raccolto risposte da un campione eterogeneo di soggetti: enti pubblici territoriali (es. Provincia di Belluno, Magnifica Comunità di Cadore), associazioni culturali, organizzazioni turistiche (es. I.A.T., Pro Loco), e realtà private impegnate nella progettazione culturale. In particolare, risultano essere piccole realtà con meno di 10 collaboratori e che si occupano principalmente di accoglienza turistica, valorizzazione culturale, eventi e progettazione.
29 degli enti rispondenti hanno intenzione di proporre degli eventi culturali in occasione delle Olimpiadi 2026 - per lo più eventi culturali (93,1%) e il 57,3% di loro ritiene che essi possano contribuire a dare una visibilità internazionale al territorio.
Per quanto riguarda i vantaggi che si pensa possano apportare al territorio il 58,8% delle risposte sottolinea lo sviluppo infrastrutturale, seguito dalla promozione del territorio (35,4%) e dalla promozione di investimenti a lungo termine utile per migliorare la vita dei residenti (24,4%).
Tra le azioni per migliorare l’organizzazione degli eventi, le azioni considerate più utili per migliorare la gestione degli eventi risultano essere: il sostegno finanziario da enti e istituzioni, la promozione di bandi e progetti condivisi. Invece, quelle prioritarie per rafforzare la rete culturale locale risultano essere: la creazione di tavoli di lavoro intercomunali o tematici, la promozione di momenti di confronto tra operatori, le iniziative di animazione territoriale.
Le principali criticità riscontrate riguardanti lo sviluppo culturale in ambito montano risultano essere: la mancanza di politiche pubbliche e incentivi mirati, la scarsa collaborazione tra enti e soggetti locali, le difficoltà nella continuità della programmazione culturale.